Com'è nata l'idea?
Tra una pausa pranzo in mensa Betti e un caffè nel giardino dell’Università di Pisa, chiacchierando su dove passare la serata, 4 studenti della LM-59 hanno l’idea di unire l’utile al dilettevole creando DrinkIn’Pisa, una guida semplice e pratica alla preparazione dei nostri drink più bevuti.
I quattro studenti
Samuele: pavese classe ’98, ritardatario e scapestrato, ma simpatico e gentile, Sam preferisce passare il suo tempo a ricercare informazioni sul distillato preferito, ottenuto dalla fermentazione di cereali maturati in botte di legno (meglio conosciuto come whisky).
Sabina: cameriera dell'annata 1997, la Lillet Blonde Sabina ha sangue italiano come il Martini e inglese come l’agente segreto del “shaken, not stirred”.
Giuseppe: pugliese d’origine e pisano d’adozione, è amante del divertimento e della compagnia, ma soprattutto dei gusti morbidi associati alla vodka, che assapora per addolcire le delusioni della sua squadra del cuore.
Sebastiano: prendi la passione per il calcio, l’amore per Barga e una toscanità 100% made in Mediavalle ed il risultato è Sebastiano, con tuttavia una predilezione speciale per la tequila.
Perché questi drink?
L'idea dei drink nasce dalla nostra passione per le combinazioni e la varietà di scelta dei vari cocktails. Il mix perfetto tra divertimento, gusto e buona compagnia è sempre associato ad una buona dose di drink.
Per quel che riguarda Sam, la sua passione per il whisky non ha un significato particolare o profondo, essa è nata solo per spirito di emulazione durante la visione di film d'azione e serie tv a tema giudiziario in cui il whisky è il fedele accompagnatore dopo lunghe giornate di lavoro in studio o dopo intense giornate passate a combattere i cattivi per salvare il mondo. Da lì il passo dall'essere affascinati all'esserne un fruitore fu breve, fino ad arrivare ad oggi in cui si può dire che questa passione nata per caso lo ha portato all'ispirazione per un progetto universitario.
Sabi, invece, ha potuto scoprire diversi drink a base di gin qui a Pisa, sopratutto grazie ai suoi colleghi che le hanno mostrato diverse varianti speciali ed innovative, una volta finiti i turni da cameriera.
Per Giuseppe, l'obiettivo è quello di dimostrare che un alcolico come la vodka non si beve solamente per passare qualche serata di divertimento, ma che sia un prodotto con il quale creare dei drink di alta qualità che possono stupire il palato di chi li prova.
Seba, durante un'estate troppo afosa per restare a casa a Barga sotto il condizionatore, nel 2016 decide di intraprendere un viaggio in Spagna con gli amici di una vita e da lì scoprì la magia della tequila ambrata da un negozietto sotto l'ostello.
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